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Avezzano Calcio, il presidente Paris traccia la linea: supporto economico dal Comune e 2000 abbonati

Avezzano. Giusto il tempo di concludere la stagione sportiva 2021/2022 che l’Avezzano Calcio dovrà sciogliere due nodi che tengono aperte diverse incertezze per il futuro.


Il primo è legato a chi sarà il presidente e il secondo al come verrà affrontato il prossimo campionato, quello di serie D. La squadra marsicana, neopromossa al termine di un torneo vinto da assoluta protagonista, non può perdere tempo e deve necessariamente dotarsi di una struttura solida. Ferrari o 500, dunque? Questa è la metafora che il presidente Gianni Paris ha usato in sede di conferenza stampa per descrivere il percorso dei biancoverdi nei mesi a venire.

La prima notizia, da lui stesso annunciata, è la vendita del club alla cifra di centomila euro, lontana dal valore della società. “Devo fare un passo indietro perché, a livello economico, non riesco più a gestire il club come vorrei. Le spese sono elevatissime e non posso più sacrificare le mie aziende, il mio studio legale e la mia famiglia come fatto fino ad ora“, ha dichiarato ai microfoni dei giornalisti presenti. “Stasera si riuniranno i soci che stabiliranno il percorso futuro ma, per evidenti ragioni, non posso cedere gratuitamente il club. La società ha debito erariale di centonovantamila euro ma nessuno nei confronti di privati”, sottolinea.

“Nei confronti dei tesserati, invece, stiamo rateizzando gli stipendi ed entro agosto saranno tutti pagati. Non resterò come presidente perché significherebbe spingere da solo questa macchina. Ho altre preoccupazioni e devo affiancarmi di una persona. Qualora non fosse così dovrei allestire una squadra per gestire il campionato, ma scordatevi una Ferrari. Servono duemila abbonati, e in quel caso si potrà puntare alla Lega Pro, grazie ai centottantamila euro di introiti”, ha proseguito Paris.

Ci ho rimesso milioni di euro ma nessuno si rende conto dello sforzo immane. Nei centotre anni di storia dell’Avezzano Calcio siamo stati in C1 una volta sola, e poi sapete tutti come sia finita. Per amore dell’Avezzano Calcio ho sacrificato tutto, dalla mia vita privata alle mie aziende. La novità è la tessera biancoverdi di 50 euro che darà scontistica privilegiata su tutto. Entro dopodomani incontrerò persone che vogliono dare una mano, si tratta di gente che ha fatto la serie A e ciò potrebbe cambiare le carte in tavola, con o senza i numeri che ho richiesto”.

“Quest’anno molti sponsor hanno fatto un passo indietro per via del Covid e stasera ai soci del gruppo ‘AZ nel cuore’ chiederò quanto investiranno mensilmente per fare la squadra. Servono quindici o ventimila euro per fare il presidente. Renato Ventresca è il maggior azionista e dopo di me comanda lui. Grazie a lui siamo strutturati per prendere giovani bravi. Inoltre darà mille euro in più per gli stipendi mensili. In questo momento cerco di vedere la società e se non ci riesco provo almeno a potenziarla”.

“Cercherò di potenziare la scuola calcio e il settore giovanile, già di buon livello. Al ritiro del primo agosto ci saranno ben sei juniores. Rispetto agli over di questa stagione vedremo chi riusciamo a tenere rispetto al budget che abbiamo. Quest’anno ho cacciato trecentosessanta mila euro per la prima squadra, poi c’è il settore giovanile che costa trentuno mila euro. La prossima campagna abbonamenti non avrà più prezzi popolari perché la serie D richiede un impegno diverso. Dobbiamo vedere Braghini e Selle, hanno avuto richieste e proveremo a fare cassa”.

“Ho visto il palmares di tutti i presidenti dei 103 anni di storia dell’Avezzano e sono il presidente più vincente del club. Ma ora serve l’apporto della città. Oggi posso solo promettere che l’amore è tale e lo è sempre. Ma è anche vero che a quarantanove anni devo rendermi conto di cosa la città offre. Dal Comune mi aspetto di più, serve una mano vera e non solo parole. La squadra di calcio può cambiare il volto della città. Entro il 16 maggio dovrà essere consegnato il progetto per campo in erba sintetica che prevede anche una piccola tribuna da 250 posti. Cambierebbe l’economia del club. Da sette anni ad ora manca l’appoggio del Comune, quello vero in grado di dare un apporto concreto. Questa è la verità”, ha concluso Paris



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